Trovo interessante come due testate nazionali oggi dedichino entrambe un ampio approfondimento sulla stupidità e sull’assenza di una leadership capace.
Che il tema del disastro a cui portano la mediocrità al potere, il credere nel “uno vale uno” o nel “siamo tutti uguali” (follie propagate da chi sa di non avere spessore), la poca voglia di impegnarsi e di lavorare prima su sé stessi, la mancanza di curiosità attiva e la speranza di diventare qualcuno essendo migliori negli altri nel fare nulla, che tutto questo panorama distopico inizi a essere posto all’attenzione pubblica?
Potrebbe essere un primo passo verso la consapevolezza indispensabile a cercare una via di uscita che non sia l’implosione verso il nulla del fancazzismo (o, peggio, del fare male e del fare incompetente).